“Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che serve” è una celebre frase di Cicerone. Se avere una biblioteca non è né semplice né immediato, avere un giardino o un bel terrazzo è facilissimo.

Di quanto sia importante avere uno spazio esterno ce ne siamo accorti durante il lockdown del 2020, ma “stare fuori” non basta, lo spazio deve anche essere piacevole, attrezzato e funzionale. Le piante sono decisamente l’arredo meno caro di una casa e insieme ad alcuni altri interventi mirati, come un nuovo pavimento, una pergola, o una tenda da sole, trasformano una landa desolata in uno spazio fresco e utilizzabile per mangiare, leggere, riposare.                                 Vi porto un esempio concreto di un progetto in cui ben si evidenzia come il supporto di un professionista, in questo caso l’architetto, abbia permesso alla cliente di trasformare lo spazio esterno in un angolo pieno di atmosfera.

In questo piccolo terrazzo, collocato in un contesto cittadino, il problema fondamentale era la privacy, trovandosi al primo piano in una casa di cinque, così abbiamo progettato delle pergole in ferro, coperte da pannelli di salici intrecciati (che d’inverno si possono smontare) per coprire la zona pranzo e la zona del divano. Abbiamo posizionato sul fronte delle fioriere con dei gelsomini e delle piantine stagionali. Sul fondo una grande fioriera contiene una bouganville e altre fioriere quadrate con pitosfori nani si alternano negli spazi vuoti. Le luci, sempre importantissime, completano l’atmosfera.

La figura dell’architetto è nodale, ora più che mai, nei processi che indirizzano il senso e il valore degli spazi.

La sua polivalenza, le sue competenze e le sue responsabilità nei processi di trasformazione di un ambiente lo rendono promotore e garante della bellezza, artefice di un luogo che sarà non solo uno spazio da vivere, ma anche e soprattutto uno spazio armonico in grado di trasmettere emozioni e una piacevole sensazione di benessere.

Spetta dunque proprio a noi architetti il compito di avere e trasmettere alla committenza la visione complessiva del progetto, di mettere in sinergia le singole competenze specialistiche in un lavoro d’insieme: dotato di sensibilità, uno spiccato atteggiamento problem solving e capacità di saper cogliere l’evoluzione del contesto, la figura dell’architetto grazie alla sua regia diventa interprete e realizzatore, non limitandosi alla mera progettazione, ma bensì facendosi carico della gestione di tutto ciclo di produzione del valore di un ambiente.
Nuove sfide per il futuro ci attendono, sfide che pongono sempre di più l’accento verso la riqualificazione, l’eco sostenibilità e la tecnologia, rendendo gli spazi sempre più vivibili senza però annullare la nostra storia e le nostre tradizioni.

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