Provate a immaginare una vita senza odori.
Nessun profumo delizioso e invitante di cibo che fa venire l’acquolina, niente aroma di caffé o di pane appena sfornato, niente sentori inebrianti del vino; giardini ricchi di fiori dai colori vibranti ma privi di qualsiasi odore.
Sarebbe come vivere in un mondo in bianco e nero. Eppure, nonostante l’olfatto sia il nostro senso più primitivo e più evocativo, quello fortemente legato alla memoria e che più risveglia in noi ricordi sopiti, rimane il più bistrattato.

 

COME FUNZIONA L’OLFATTO:

La via che collega un odore ai nostri centri di elaborazione, è piuttosto diretta, dal respiro alle emozioni. Quando inspiriamo portiamo al nostro interno una serie di molecole e ognuna di esse si legherà a diversi recettori; dalla combinazione finale, un po’ come un codice a barre, si avrà l’identità dell’odore; chi fa la decodifica del codice a barre è il cervello.

OLFATTO ED EMOZIONI E SOPRAVVIVENZA

Gli odori e i profumi possono essere buoni o cattivi: questo fatto non ha nessun parallelo negli altri sensi. Il rosso, il verde, non può essere buono o cattivo. Ma gli odori ci toccano da vicino. L’odore di fogna è disgustoso e quello del pane appena sfornato delizioso. Il fatto che diamo un valore emotivo agli odori fa pensare che siano profondamente legati alla nostra sopravvivenza. Per esempio, tutte le molecole che segnalano frutta marcia – quindi da evitare – danno al nostro naso lo stesso messaggio, indipendentemente dalla loro struttura.
Non è questione di molecole singole, ma di storia profonda della nostra specie, che in milioni di anni di evoluzione ha classificato le molecole odorose e usa ciò che ha imparato.

OLFATTO E NEUROMARKETING

La psicologia dell’olfatto ci permette di entrare nel mondo delle risposte emotive a determinati aromi, condizionate dalle nostre memorie personali, culturali e genetiche; è proporio qui che nasce il marketing olfattivo.

Nel marketing olfattivo si sfruttano gli odori per scatenare e suscitare emozioni. Oltre ai vantaggi psico-fisici dell’aromaterapia al lavoro, l’aspetto puramente psicologico degli aromi diffusi anche in modo subliminale nell’ambiente può essere rivolto ai clienti nei negozi, negli uffici, nelle palestre, negli ambulatori, negli stand fieristici e in un’infinità di situazioni sia commerciali che lavorative. Gli aromi rassicuranti sono più utili nella maggior parte dei casi perché promuovono fiducia ed una situazione psicologica che favorisce la decisione all’acquisto.

MARKETING OLFATTIVO E ARCHITETTURA

Il compito del marketing olfattivo è quello di indurre in tentazione, di toccare il cuore dei consumatori, passando dal naso per rendere le persone desiderose di stabilire un legame con il Brand, di condividerne i valori, seguirlo e acquistarne prodotti e servizi.

Il Branding olfattivo è la soluzione per rendere un ambiente più familiare, far vivere il sogno ideando ambienti raffinati e accoglienti per il cliente, stimolare e favorire l’interazione tra le persone. L’odore del locale s’identifica nell’inconscio del cliente con il ricordo del servizio offerto.

L’aromatizzazione degli spazi rappresenta quindi un’arma potente che può essere impiegata efficacemente per fidelizzare i propri clienti, ritagliandosi uno spazio non effimero nella loro memoria, e di fatto è il mezzo economicamente più vantaggioso, immediato e potente per migliorare l’offerta multisensoriale.

L’effetto degli odori dipende in gran parte dal contesto in cui sono sentiti, dal tipo di spazi, di arredi, colori e finiture presenti e dalle caratteristiche del pubblico che avrà la fortuna di annusarli, dal messaggio da veicolare. Lo studio psicologico del cliente permette dunque di determinare per ogni profetto sia le fragranze adatte che il protocollo di diffusione che ne ottimizzerà l’effetto. Spesso lo dimentichiamo ma l’odore, il profumo è comunicazione pura, se viene sfruttata in modo corretto produce effetti piacevolmente inaspettati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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